"Chiunque suoni uno strumento con amore, dedizione assoluta e attenzione per quello che sta facendo, ha tutto."
- Mike Oldfield
La scelta di uno strumento musicale è spesso il vero e proprio inizio di una storia d'amore che il bambino porterà con sé per tutta la vita, che diventi un musicista professionista o che si dedichi alla musica solo nel tempo libero.
Molti bambini manifestano una propensione spiccata verso uno strumento musicale:
forse un loro amico è già stato avviato alle percussioni e vorrebbero imitarlo, forse il protagonista dei loro cartoni animati preferiti è una rockstar, o forse ancora si è solo divertito a premere i tasti di quel pianoforte ricoperto di centrini a casa della vecchia zia.
Ecco, se il bambino mostra predilezioni di questo genere, ai genitori spetta soltanto assecondare i propri figli e accompagnarli durante il processo di avvicinamento allo strumento.
Molte scuole di musica offrono la possibilità di una lezione di prova gratuita:
oltre ad essere un'occasione stimolante, la prima lezione funge potenzialmente da prova del nove della reale inclinazione del bambino verso lo strumento.
Se invece vostro figlio non sembra essere attratto da uno strumento in particolare o se siete voi a volerlo indirizzare verso lo studio della musica, sarebbe utile tenere sott'occhio le scuole della vostra zona: potrebbero organizzare interessanti open-day capaci di far entusiasmare il vostro bimbo.
Tuttavia, quando si parla di scelta di uno strumento, non bisogna farsi trascinare dall'estro del momento senza prima aver approfondito gli aspetti più concreti di questa nuova avventura, tra cui le dimensioni di uno strumento e la sua maneggevolezza e soprattutto l'età del bambino.
L'apprendimento del flauto dolce è consigliato a partire dai 6/7 anni: oltre ad essere economico e facile da imparare, necessita lo studio del pentagramma e della tecnica musicale che è alla base di ogni altro strumento.
Per quanto riguarda gli altri strumenti a fiato, essi richiedono che il bambino abbia già una dentizione definitiva e un certo peso per sostenere la respirazione necessaria all'emissione del suono. I benefici diretti saranno infatti proprio quelli legati al sistema respiratorio.
La chitarra è lo strumento a corda per eccellenza, o meglio, quello più conosciuto e che prima o poi tutti provano a suonare. Essendo molto versatile, la chitarra può essere suonata come accompagnamento a una voce, in una band, in un'orchestra o semplicemente da sola, e nelle più svariate occasioni: dal falò in spiaggia con gli amici al concerto rock o a un'esibizione di flamenco.
Lo studio della chitarra dovrebbe essere effettuato a partire dai sette/otto anni, quando le mani e le dita raggiungono la capacità di eseguire determinati movimenti e pressioni. Infatti, non essendo la chitarra immediata come il pianoforte, la difficoltà maggiore consiste proprio nell'ottenere il suono desiderato.
In generale, tutti gli strumenti a corda presentano questo scoglio: il violino, per esempio, sembra non dare particolari risultati almeno per i primi due anni di apprendimento. Se questo causa al bambino eccessiva frustrazione, sarebbe il caso di valutare un nuovo strumento che dia risultati immediati.
Gli strumenti ad arco (violino, viola, violoncello, contrabbasso…) necessitano di un elevato controllo delle braccia, motivo per cui si consiglia di aspettare i 7 anni per impugnare il primo archetto.
Se lo xilofono di legno colorato è uno dei primi giochi/strumenti che si danno ad un neonato per aiutarlo a sviluppare destrezza e coordinamento e il tamburello coi sonagli stimola il ritmo musicale, il prossimo passo potrebbe essere la batteria.
La batteria è uno dei primi strumenti che i bambini possono suonare per gioco e con grande passione. Coordinazione, forza fisica, istinto, orecchio e matematica sono solo alcune delle competenze necessarie per suonare questo strumento così complesso: per questo motivo sarebbe appropriato iniziare a prendere le prime lezioni dagli otto/nove anni.
I benefici sono immediatamente visibili anche a livello psichico: questo strumento permette di convogliare le energie in una direzione costruttiva, insegnando a gestire l'aggressività e l'impulsività.
Il pianoforte è forse lo strumento più amato dai bambini e più stimolante. Come abbiamo già accennato, la produzione immediata del suono incoraggia i bambini al suo apprendimento.
Per questo motivo, un avvicinamento ludico alla tastiera può essere effettuato già a partire dai 3 anni, tuttavia, come per gli altri strumenti, è necessario aspettare i 7 anni per le lezioni vere e proprie; infatti, il pianoforte richiede varie abilità cognitive e una elevata motricità fine.
Per ragioni fisiche (sviluppo delle articolazioni e strutturazione delle fasce muscolari), sarebbe adeguato non andare oltre i 10 anni.