Due anni di lezioni di musica producono un cambiamento consistente ed evidente della struttura cerebrale e delle funzioni linguistiche dei bambini.
La musica permette ai bambini di processare ed elaborare meglio i suoni, predisponendoli maggiormente allo sviluppo del linguaggio e dell'ascolto e all'apprendimento.
I bambini esposti alla musica fin dalla più tenera età hanno più probabilità di possedere in maniera rafforzata le abilità alla base dell'acquisizione del linguaggio: consapevolezza fonologica, percezione dei suoni, memoria uditiva, percezione ritmica e capacità di apprendere modelli sonori.
Per esempio, si è scoperto che i neonati di due o tre giorni di vita che hanno ascoltato della musica in cuffia, mentre addormentati, reagivano alla ritmica musicale, captandone le battute, le variazioni e addirittura anticipando le note della melodia.
Al di là dell'utilità artistica del ritmo, esso è una parte essenziale del dialogo perché permette di partecipare ad una conversazione con le giuste tempistiche.
Clicca qui se vuoi saperne di piùStudiare musica fin da bambini aiuta ad imparare con più facilità le lingue straniere.
La comprensione di una grammatica differente da quella della lingua madre sembra essere più agevole per coloro che sono già abituati a leggere un altro linguaggio, quello musicale.
I baby musicisti sembrano inoltre imitare facilmente la pronuncia di una lingua straniera e acquisire nuovi suoni e accentazioni in modo più naturale rispetto ai loro coetanei che non sono stati esposti con la stessa cura alla musica.
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