La corteccia cerebrale dei musicisti dai 6 ai 18 anni appare più spessa nelle aree imputate alla depressione, all'aggressività e ai problemi di attenzione e quindi alle zone cerebrali responsabili del comportamento.
Per questo motivo, il ricercatore Hudziak insiste sulla possibilità di prevenzione (nonché di cura) di disturbi psicologici attraverso l'educazione musicale.
L'ispessimento sembra essere, infatti, il risultato dell'accelerazione del processo di organizzazione corticale causato da una costante pratica musicale.
Clicca qui se vuoi saperne di piùRiuscire a suonare brani musicali via via più complessi è una grande fonte di autostima nel bambino che acquisirebbe, col tempo, maggiore fiducia in se stesso e nelle sue capacità.
Esibirsi in un concerto sia come solista che in orchestra potrebbe essere un'esperienza adrenalinica e stressante sul momento, tuttavia i benefici che ne derivano avrebbero un grande impatto sul carattere del bambino che avrà sviluppato l'orgoglio e la giusta motivazione per credere nelle sue potenzialità.